venerdì 10 aprile 2009

Le principali azioni dell'ufficio

Il settore agro-forestale di questa Comunita’ Montana, in Provincia di Biella, ha affrontato, nel solco della tradizione locale, principalmente tre grandi temi.

Nelle zone boscate, anche in collaborazione con la Comunita’ Montana Bassa Valle Elvo, si sono attuati numerosi e importanti interventi forestali. Si e’ pensato all’utilizzo delle biomasse attraverso l’attivazione di 3 caldaie a cippato (Comuni di Zubiena, Zimone, Occhieppo Superiore), e’ stata promossa la fondazione della Cooperativa Valle Elvo, si sono acquistate attrezzature forestali quali la segheria mobile, la rifilatrice, la cippatrice; si e’ attivato e portato a compimento il “Piano di assestamento forestale dei Comuni di Sala, Magnano e Torrazzo (1993/2003)”; lo stesso e’ stato aggiornato, con l’aggiunta dei Comuni di Zubiena e Zimone, per il periodo 2005/2015. Fuori dalle zone assestate nei boschi ritenuti “di protezione” si stanno eseguendo interventi nel periodo 2007/08. E’ previsto un programma di potatura dei vecchi castagni da frutto, attaccati dal cancro corticale e ancora produttivi. Il programma e’ operativo nel 2007/08 e lo sara’, probabilmente, negli anni successivi.


La caldaia a cippato di legna di Occhieppo Superiore (scuola elementare e materna, municipio e uffici comunali)

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Numerose sono state le forme di finanziamento dei diversi progetti: dal ricavato del “tesserino funghi” a risorse proprie di bilancio, dall’accensione di mutui a contributi regionali (es. progetti integrati, piano di sviluppo rurale) a regolamenti CE (es. 1401, obiettivo 5b), per finire con contributi della Provincia di Biella.

I benefici sono ascrivibili a:

 miglioramento degli assortimenti retraibili dal bosco (maggiori diametri e volumi)
 minore incidenza delle fisiopatie (particolarmente cancro del castagno)
 utilizzo di assortimenti di minor valore commerciale per energia da biomasse, con conseguenti minori costi di gestione per la proprieta’ pubblica (si ricorda comunque che gli investimenti per le caldaie a cippato sono maggiori di quelli a combustibili tradizionali come metano, gasolio, gpl)
 maggiore qualita’ paesaggistica e turistica del bosco
 utilizzo di manodopera locale (coltivatori diretti uniti in cooperativa)


La cippatrice gestita dalla Cooperativa Valle Elvo di Graglia Merletto (BI)


La segheria mobile gestita dalla Cooperativa Valle Elvo

Nel campo agricolo e’ stato prodotto e registrato, in collaborazione con tutte le CCMM della ex provincia di Vercelli (della quale il Biellese faceva parte), il marchio “Toma” per il formaggio locale, sono stati concessi contributi per l’adeguamento delle strutture zootecniche e dei locali di caseificazione, si e’ istituito il servizio annuale di elitrasporto all’alpeggio, sono state concesse numerose borse di studio a figli di agricoltori per la frequenza a corsi agrari. L’impegno piu’ gravoso, nel campo, e’ stata la fondazione, in collaborazione con la Comunita’ Montana Bassa Valle Elvo, della “Societa’ Agricola Cooperativa Caseificio Valle Elvo” e l’attivazione della latteria a Occhieppo Superiore. Questa, attualmente, impegna 4 dipendenti a tempo indeterminato, alcuni consulenti, e una foltissima schiera di volontari: a partire dal Presidente della Cooperativa e dall’Amministratore delegato – che dedicano interamente le loro forze all’opera – sino a persone impegnate poche ore all’anno per la confezione di cestini omaggio. Oggi il caseificio conta 39 soci (degli 11 fondatori nel 1999), lavora circa 2,4 milioni di litri/anno, proveniente in toto dal Piemonte (in forte percentuale dal Biellese), ha un catalogo di svariati prodotti e il fatturato raggiunge somme degne di nota (attorno a 1,25 milioni €/anno).


L'esterno del "Caseificio Valle Elvo" nella zona industriale di Occhieppo Superiore (gennaio 2007)


La sala di produzione della latteria

Il caseificio e’ stato finanziato dalle Comunita’ Montane Alta e Bassa Valle Elvo, dalla Regione Piemonte attraverso programmi propri (progetti integrati), dalla legge regionale sull’agro-industria e quella sulla cooperazione, da finanziamenti dei soci e con l’accensione di un mutuo presso un istituto di credito locale (Biverbanca)


Rimaneva da affrontare il settore carne. Le numerose aziende zootecniche della Valle Elvo (e’ possibile comunque estendere il semplice panorama che segue all’intera zona montana della Provincia di Biella) lavorano storicamente a ciclo completo. Le fattrici vengono fecondate, partoriscono un vitello e iniziano la lattazione. I nuovi nati, se femmine, vengono tenute in azienda per sostituire le vacche a fine carriera, se maschi vengono venduti - dopo poche settimane dal parto - a grossisti che si incaricano di trasferirli sui mercati di pianura per l’ingrasso. Si perde per la strada il valore aggiunto della carne. La domanda che le 2 CCMM della Valle Elvo si sono poste, a partire dal 2003, e’ questa: e’ economicamente e fattualmente proponibile mantenere in valle (o in provincia) una quota significativa di vitelli maschi e delle femmine che superano la “quota di rimonta”, per svezzarli, ingrassarli, finirli e proporli al mercato? Cosi’ e’ nato il Programma Carne. Con la collaborazione scientifica della Facolta’ di Veterinaria dell’Universita’ di Torino, con la responsabilita’ sanitaria del Presidente dell’Ordine dei Medici veterinari delle Provincie di Biella e Vercelli, con la conduzione pratica da parte di amministratori e tecnici delle 2 CCMM, con la presenza di un rappresentante degli allevatori, si sono poste in essere le seguenti iniziative. Alle aziende aderenti e’ stato affiancato uno zootecnico esperto di produzione carnee per consulenze. E’ stato attivato un corso professionale sulla materia. E’ stata data vita a 3 cicli di ingrasso: il primo con soggetti acquistati sul mercato; il secondo con soggetti nati da fecondazione artificiale di fattrici, messe a disposizione da allevatori aderenti al Programma; il terzo (attualmente in corso) con soggetti acquistati scolostrati, svezzati nel minicentro di Zubiena e, attualmente, all'ingrasso presso il CISRA (Universita' di Torino) a Grugliasco (TO). Sono state attivate 2 convenzioni con allevatori, questi hanno messo a disposizione locali, attrezzature e manodopera per lo svezzamento e l’ingrasso. Sui risultati del primo ciclo e’ stata compilata una tesi di laurea, gia’ discussa e apprezzata, che ha evidenziato gli aspetti da approfondire nel secondo e terzo ciclo. Attualmente sono 2 i tesisti impegnati: il primo per gli aspetti piu’ propriamente zootecnici, il secondo sulla ispezione delle carni. Si prevede la registrazione del marchio collettivo “manzo Valle Elvo” da proporre ai produttori. In un tempo non stabilito a priori, si cerchera’ di attivare una struttura cooperativa per lo svezzamento, l’ingrasso e il finissaggio dei capi acquistati o consegnati da soci per l’allevamento. Si sono studiate razioni alimentari adeguate agli animali non specializzati “da carne”.

Gli allevatori valligiani sono stati messi al corrente dei risultati scientifici, zootecnici e commerciali dei cicli sperimentali. Una decina di allevatori locali si trova con regolarita' per approfondire i temi che i tecnici sottopongono loro. Cinque di essi stanno ingrassando, sotto il controllo del Programma, in un unico centro, 12 capi di razza Pezzata Rossa Oropa (maschi e femmine) che saranno offerti, sotto forma di pacchi sotto vuoto, direttamente ai consumatori in tre momenti: ottobre 2008, dicembre 2008, febbraio 2009.


I box di ingrasso presso l'azienda M. Peretto a Netro (BI) con il carro ponte al quale e' fissata la pesa animali


Alcuni vitelli del secondo ciclo (marzo 2007) in svezzamento presso l'azienda L. Anselmetti di Zubiena (BI)


Alcuni vitelloni del secondo ciclo (giugno 2007) all'ingrasso presso l'azienda M. Peretto di Netro (BI)

Le modeste somme che il Programma ha richiesto derivano da fondi propri delle 2 CC.MM. e da contributi di partners: Provincia di Biella, la Camera di Commericio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Esistono altri partners non finanziatori quali un mangimificio locale e un costruttore di attrezzature zootecniche.

L’Assessore competente
Rinaldo Finotto

Il Responsabile dell’Ufficio agro-forestale
Costante Giacobbe

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Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe