domenica 16 dicembre 2007

Anno 1982

Graglia (BI) 15 febbraio 1983

RELAZIONE TECNICA ANNO 1982

In estrema sintesi si puo’ caratterizzare l’attivita’ dell’anno appena trascorso con le tre attivita’ che hanno “rubato” la maggior parte del tempo a disposizione e cioe’:

1) la redazione della carta degli utilizzi agricoli del suolo ai fini della legge regionale 56/77
2) il III° Censimento generale dell’agricoltura
3) la fase preliminare del cosiddetto “Piano Foraggero di Valle”.


1) La carta d’uso del suolo e’ tra gli allegati richiesti ai fini della redazione del Piano Regolatore Generale (art. 14). L’Amministrazione della C.M. ha pensato di affidare la compilazione di questo importante strumento urbanistico al sottoscritto pensando di ottenere alcuni vantaggi: maggiore rapidita’ di esecuzione rispetto ad un professionista, maggiore dettaglio, minore costo. Difficile analizzare se questi obiettivi sono stati raggiunti: resta il fatto che la C.M. e’ attualmente dotata di una carta tra le piu’ dettagliate e piu’ utile, per scopi futuri, dell’intero Comprensorio Biellese.
La parte che ha richiesto maggior tempo e’ stata la piu’ propriamente montana del territorio e cioe’ quella degli “incolti sterili” e degli alpeggi divisi a loro volta in “incolti produttivi” (cmun) e “pascoli” (drùu) la differenza sta nel fatto che il pascolo si trova generalmente sotto il fabbricato rurale ed e’ concimato con il metodo della diluizione delle deiezioni e successiva distribuzione per mezzo di canalette mentre nessuna pratica, se non la mandratura, e’ prevista per gli incolti produttivi. Per poter indicare sulla Carta le differenti zone descritte sopra si sono dovuti raggiungere a piedi tutti gli alpeggi della C.M. (i principali sono circa 40).
La carta e’ stata divisa in sei parti e precisamente: Incolti sterili (rocce affioranti, sfasciumi di roccia etc.) Incolti produttivi, Pascoli, Prati-pascoli permanenti e in rotazione, Boschi (comprendendo sia ceduo che alto fusto che colture industriali da legno), Colture arboree specializzate (essenzialmente vigneto).

2) Altra attivita’ molto importante dell’annata trascorsa e’ stata la supervisione, come Tecnico di Supporto per la zona della C.M., al III° Censimento Generale dell’Agricoltura.
Il lavoro, a mio avviso piu’ importante, si e’ svolto nella prima parte del censimento e precisamente all’atto della compilazione degli Stati di Sezioni Provvisori. Questo lavoro ha richiesto una grande collaborazione tra Ufficio Comunale di Censimento e Tecnico di supporto e tra questi e il Tecnico di Zona I.P.A. e i Tecnici dell’Ufficio Provinciale di Censimento. Fortunatamente questa collaborazione e’ stata trovata cosi’ che il risultato globale del Censimento puo’ essere considerato piu’ che sufficiente anche se potra’, senza dubbio, essere ulteriormente migliorato (nel prossimo censimento).
Non bisogna dimenticare che gran parte del merito va ai Rilevatori la maggior parte dei quali ha svolto un lavoro degno di menzione.
L’assistenza ai rilevatori non e’ stata quella che si sarebbe voluta perche’ contemporaneamente alla fase di rilevazione del Censimento si e’ svolto il Concorso per l’entrata in ruolo del Tecnico Agrario e la preparazione ha indubbiamente rallentato l’attivita’ di supervisore. Si e’ potuto pero’ svolgere un buon lavoro di revisione qualitativa delle schede e di chiusura del Censimento (l’ultimo controllo consisteva nel raffronto della Superficie censita con la Superficie comunale).

3) Della terza e piu’ importante attivita’ dell’anno si e’ gia preventivamente scritto alla Regione Piemonte (Lettera del 19/6/1982 Protocollo n° 504). Questa fase preliminare del “Piano Foraggero di Valle” e’ nata da una precisa constatazione: il miglioramento della risorsa “Foraggio” deve prendere il via da una piu’ approfondita conoscenza possibile dei risultati produttivi ottenuti a tutt’oggi anche per poter stabilire un obiettivo che sia giustamente e logicamente superiore ai risultati che si stanno ottenendo. Si sono scelte 12 aziende (a questo Piano ha voluto aderire anche la Bassa Valle Elvo con la quale si e’ stabilita un’ottima collaborazione) dove ci si e’ recati ogni qual volta l’agricoltore tagliava l’erba, per affienare o per alimentazione verde, in un determinato appezzamento preventivamente scelto. Si misurava in campo da 15 a 25 mq entro i quali si raccoglieva l’erba sfalciata e la si pesava con l’ausilio di un dinamometro tascabile. Il risultato veniva ovviamente rapportato ad ha. Sull’intero appezzamento si provvedeva quindi a prelevare un campione d’erba (nei vari tagli si sono raccolti 48 campioni) che preventivamente congelati, in normale congelatore familiare, venivano inviati a lotti di 10 ca., all’Istituto Zooprofilattico per il Piemonte dove, presso il laboratorio di Analisi degli Alimenti (responsabile Dr. Nachtmann) venivano analizzati. A tutt’oggi sono stati analizzati 38 campioni, con l’arrivo degli ultimi 10 e la loro successiva elaborazione, si potra’ concludere lo studio della qualita’ delle erbe (la quantita’ di erba prodotta per azienda, per ha e per taglio e’ stata facilmente ottenuta in campo con l’unico ausilio di una piccola calcolatrice tascabile). Il programma per il 1983 prevede di continuare il lavoro svolto nel 1982 solo su 5 appezzamenti mentre sui rimanenti 7 si vorrebbero impiantare prati nuovi, con diversi miscugli, e/o effettuare la trasemina (dove la notevole acclivita’ o la mentalita’ dell’agricoltore non permette la lavorazione del terreno). Tutto cio’ naturalmente sarebbe sotto da parte dei tecnici delle due CC.MM. sia per quanto riguarda la quantita’ di erba prodotta, sia nei riguardi della qualita’ che della composizione floristica. I risultati di questi studi dovrebbero essere il piu’ possibile divulgati e percio’ si e’ pensato ad una piccola pubblicazione scritta in modo semplice, eventualmente corredata da disegni (per chiarire la la tecnica della trasemina ad esempio) onde chiarire maggiormente il concetto espresso. La produzione foraggera, come la produzione agraria in genere, e’ strettamente correlata (almeno in zone asciutte) con la quantita’ di pioggia caduta; quest’ultimo e’ quindi parametro affatto trascurabile per chi vuole studiare la produzione agricola. Fortunatamente un noto Istituto di credito biellese possiede un pluviografo dal quale possiamo trarre dati utili, ma per una grossa fetta del nostro territorio le piogge cadute a Biella non possono avere significato. Si e’ pensato quindi di corredare la capannina antiperonosporica acquistata lo scorso anno con il contributo della Regione Piemonte (spese per la sperimentazione), con un pluviografo misuratore acquistato anch’esso con il contributo regionale. Anno per anno ci si impegera’ a trasmettere i dati rilevati (°T, Umidita’ relativa dell’aria, mm di pioggia caduti) all’Assessorato alla tutela dell’ambiente, sistemazione idrogeologica e forestale della Reg. Piemonte cosicche’ questi dati possano servire all’aggiornamento dello studio “Progetto per la pianificazione delle risorse idriche del territorio piemontese” utilissimo all’intera collettivita’ e particolarmente all’agricoltura.

Naturalmente i 3 punti descritti non sono stati l’intera attivita’ dell’anno 1982.

Ci si e’ interessati a coordinare gli studi di carattere generale riguardanti il territorio della C.M. partecipando alla raccolta dei dati per la compilazione di due tesi di laurea: una sulla Pezzata Rossa di Oropa (razza autoctona di questa regione) gia’ discussa presso l’Istituto di Zootecnia della facolta’ di Agraria di Torino; l’altra sugli alpeggi della Comunita’ che verra’ discussa il prossimo mese di luglio presso l’Istituto di Scienze delle Coltivazioni di Torino relatore Prof. Luppi.

Si sono organizzate, in collaborazione con la Biblioteca “Benedetto Croce” di Pollone e l’Amministrazione del Comune di Zimone tre conferenze sui seguenti temi:

B.B.C. 30/3/1982
Potatura e nuove tecniche di conduzione del frutteto
relatore: il sottoscritto

B.B.C. 15/4/1982
Tubercolosi, Brucellosi, Afta e Mastite gravi malattie da combattere
Relatore: Dr. Francesco Curzio Tecnico provinciale della mastite

Comune di Zimone
La difesa delle principali avversita’ nel vigneto
Relatore: Dr. Anna Schneider dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Universita’ di Torino

Si sono scritti alcuni articoli in tema di agricoltura sul giornale locale “Il Biellese” che si trasmettono in allegato per opportuna conoscenza. Questi articoli hanno suscitato discreto interesse anche in ambienti dove, di solito, non ci si occupa di agricoltura.

Dietro richiesta degli agricoltori di sono compilate ricette di concimazione (mais soprattutto ma anche prati e fragole) di razionamento del bestiame e di miscugli di specie per l’impianto di prati stabili e “scarpe” di strade per conto di una impresa di costruzioni stradali.

La compilazione di ricette di concimazione, razionamento e miscugli dovrebbe diventare, quando si saranno opportunamente sensibilizzati gli agricoltori, la prassi piu’ comune di un Agronomo di Montagna. A questo proposito si era acquistato, lo scorso anno, un calcolatore elettronico con un programma della Iowa State University di alimentazione del bestiame: occorre sinceramente dire che non se ne e’ fatto un grande uso essenzialmente per mancanza di tempo e per difficolta’ oggettive incontrate nel tradurre sia la lingua che le unita’ di misura usate piu’ comunemente negli U.S.A. (mcal-lb di energia netta, TDN ecc.) rispetto a quelle usate nel nostro paese (UF, UA ecc.). Difficolta’ che si sono ultimamente superate con l’acquisto, da parte della C.M., di un dizionario di Agricoltura “Up to date” Italiano-Inglese, Inglese-Italiano e col dedicare piu’ tempo a questa attivita’. Una volta messa a punto la metodologia d’uso del calcolatore e’ nostra intenzione proporre al Comprensorio di Biella l’istituzione di un servizio molto simile a quello denominato “Carta foraggera dinamica” che si sta mettendo a punto in provincia di Torino.

Altra idea per il futuro, per la verita’ ancora molto poco chiara, e’ l’avvio e magari la compilazione da parte dell’Ufficio Tecnico del “Piano di Assestamento dei boschi della Comunita’ Montana”.

IL TECNICO AGRARIO
Dott. Costante Giacobbe

In allegato:
- Articoli de “Il Biellese”
- Relazione tecnica sulla carta degli utilizzi agricoli del suolo

Visto:
IL PRESIDENTE
(Cav. Diego Prella)

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Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe