domenica 23 dicembre 2007

Anno 1988 preliminare

RELAZIONE SULL'ATTIVITA' CHE SI SVOLGERA' NEL CORSO DEL 1988 DA PARTE DEL SERVIZIO TECNICO AGRARIO COMUNITARIO

La relazione consuntiva 1988 non e' stata trovata. Non si puo' escludere che non sia stata stesa. In quegli anni si compilava anche una relazione preventiva che andava discussa con il referente provinciale, il funzionario regionale geom. Elio Caruso. Pubblichiamo quindi la relazione preliminare che - diversamente dal solito - presentava il seguente:

Approccio di metodo

L'esigenza irrinunciabile dell'azione della Comunità montana, è di far permanere la più grande quota possibile di popolazione a vivere e lavorare sul proprio territorio. Vivere e lavorare in condizioni non sfavorevoli,cioè (banalizzando molto la questione) tendenzialmente analoghe a quelle di chi vive nelle zone urbane e di pianura.
L'uomo è un fascio di esigenze che devono trovare risposta. Principalmente un'esigenza di senso: perchè sono qui? da dove vengo? perchè il dolore? La tentata risposta a queste domande ha generato le varie "culture". Poi nascono esigenze economiche, di affetti, di una vita di relazioni adeguata, di comodità materiali e altre.
Fasi storiche, culturali e mercantili hanno nei secoli favorito il permanere o meno di popolazioni sulle zone alte. La moderna società civile ha bisogno per infiniti motivi (culturali, turistico-ricreativi, ambientali, contrari ai dissesti idrogeologici ecc.) di una forte e motivata popolazione montanara. Lo stato sociale (nell'implicazione nazionale del termine) ha tentato, dopo i disastri del secondo conflitto mondiale e il boom industriale, una via insolita, coraggiosa e guardata con grande interesse da altre sovranità nazionali: le Comunità Montane.
Lo strumento indicato dalla Legge costitutiva per raggiungere gli obiettivi previsti, è il "Piano di sviluppo economico-sociale". Le leggi sulla montagna che si erano succedute dall'inizio del secolo, tentavano di promuovere
i vari settori produttivi non facendo caso alle profonde connessioni che i settori avevano tra di essi. Dal 1971 ciò non sarebbe più dovuto avvenire, il legislatore guarda alla montagna come risultante dell'azione (il più possibile coordinata) dei vari settori produttivi: artigianato, agricoltura, foreste, industria, turismo, credito, urbanistica, comercio, servizi sociali ecc.
L'esperienza maturata da questa C. M. in oltre 6 anni di attivazione dell'Assistenza Tecenico Agraria, ha come liberato il campo da una serie di ostacoli che ingombravano il cammino. Evidentemente l'optimum dell'azione è lontana da venire, prevedibilmente ci saranno battute d'arresto, ritardi, ritorno sui passi già percorsi, ma negare un'esperienza già avvenuta non sarebbe ragionevole.
Occorre a nostro avviso non uscire da 3 piste chiare che la tradizione ci consegna e l'esperienza dell'uomo può quotidianamente riverificare.

REALISMO: guardare alle cose come veramente sono più che all'idea che ci siamo fatti di esse. Ognuno di noi per come è nato, per l'esperienza e l'istruzione che ha avuto, per quello che ha fatto sino a ieri, subito lega un'immagine a uno stimolo che la vita gli offre. La vita dell'alpeggio, la cultura dei montanari, il sistema di allevamento, così come la burocrazia fino alle minime cose, immediatamente vengono interpretate secondo un disegno della nostra mente. Occorre abbassare lo sguardo e guardare con attenzione e passione l'oggetto del nostro lavoro. Solo così potremo tentare l'approccio a qualunque questione vedendola come essa è e non secondo il semplificante nostro schema mentale.

RAGIONEVOLEZZA: capacità di tener conto di tutti i fattori in gioco senza dimenticarne nemmeno uno. Nel nostro caso questo breve "approccio di metodo" aiuta a tener conto di fattori che potrebbero (certamente in buona fede) essere dimenticati. Parlare di metodologie costruttive di stalle senza tener conto dei vari Piani Regolatori Intercomunali; discutere di morfologia bovina senza curarsi delle culture degli allevatori; applicarsi sulle zone boscate senza interessarsi del mercato degli assortimenti legnosi; sono questioni che semplificano teoricamente il problema ma non possono avere pratica applicazione. E' questo un grande sforzo che è richiesto ad un Ente territoriale che deve interessarsi della promozione sociale e economica della popolazione.

OBBIETTIVITA':ricerca della verità rispetto alle nostre personali opinioni o inclinazioni. Ad esempio è vero che è più utile e gratificante seguire un agricoltore ben preparato che capisce al volo i termini del problema di cui
si tratta, ma è altrettanto vero (le esperienze in merito sono molteplici), che questi sono i più sensibili ai richiami economici e alle soddisfazioni morali di altri settori in altri territori. Sono quindi i più facili a "spiccare il volo" dietro altre mete. Rimangono più facilmente le persone con le quali è più difficile il dialogo, quelli che non si occupano di produzioni, odiano i concimi e tutte quelle "diavolerie" che si danno da mangiare alle vacche, non fanno a gara tra di loro per produrre di più, vendono toma e burro al minuto e, bene o male, tirano avanti; sembrano antimoderni ad uno sguardo superficiale, ma se è vero che la società ha bisogno di agricoltori nelle terre marginali, sono più moderni degli altri perchè "ci sono" e sono "ecologici". Altri esempi potrebbero essere fatti, ma si lascia il lavoro alla creatività e alla fantasia di chi legge queste note.

Il Servizio tecnico agrario ha dovuto, come altre attività amministrative e politiche, adeguarsi alla situazione in cui, di fatto, è inserita la Com. Montana. L'attività, com'è oggi, è il risultato di molte iniziative riuscite o meno, di molte esigenze che venivano dalla base degli agricoltori o dall'Amministrazione, dall'organizzazione e dall'attività dei mercati, dai finanziamenti assicurati all'Ente ecc.

In questo panorama la presumibile attività dell'anno 1988 potrebbe così essere delineata.

- Svolgimento indagine ISTAT sulle strutture agrarie del dicembre 1988 (ca. 20 schede aziendali da compilare)

- Termine istruttoria pratica "Indennità compensativa" anno 1987 che si svolgerà nel gennaio 1988

- Nuova istruttoria pratica "Indennità compensativa" anno 1988, che si svolgerà nel periodo aprile-maggio 1988

- Distribuzione comune per comune, nella sede municipale, del contributo indennita' compensativa.

- Distribuzione azienda per azienda del contributo a favore dei nuclei di selezione della Razza Pezzata Rossa d'Oropa.

- Direzione nella conduzione della centralina meteo e divulgazione dei dati termo-pluvio-umidometrici della capannina di Zimone. Questi dati, che si raccolgono nell'intero anno solare, servono a molti scopi, essi infatti vengono inviati sia al Servizio Geologico Regionale che al Consorzio Biellese per le fonti energetiche e le ricerche. Nel periodo primaverile-estivo i dati verranno messi a disposizione del tecnico designato dalla CONALPI (Consorzio di Cooperative con referente locale la Cantina Sociale di Piverone) per l'assistenza tecnico-colturale nel vigneto. La C.M. si adoprerà perchè il tecnico dott. Morgando possa lavorare nelle migliori condizioni.

- Si stenderanno articoli di vario tenore che verranno pubblicati su testate locali. Gli argomenti saranno svariati, l'intento sarà quello di far passare notizie tecniche, socio economiche, culturali, ritenute utili agli agricoltori di montagna.

- Qualora se ne presentasse l'occasione, verranno stesi testi per manifesti murali e lettere circolari rivolte specificatamente al mondo rurale.

- Si organizzerà una gita di due giorni per agricoltori con visita ad aziende zootecniche e centri di produzione e di commercializzazione di prodotti agricoli in zona montana. Oltre l'organizzazione logistica del viaggio, della permanenza e della visita, generalmente la C.M. finanzia totalmente le spese di viaggio; agli agricoltori non resta che la spesa del vitto e dell'alloggio. Prevedibilmente nell'88la meta della gita sarà la Provincia di Trento (negli ultimi due anni ci si è recati in Val Pusteria e Isarco BZ e in Carnia UD).

- Prevedibilmente si continuerà nell'impegno di direzione lavori dell'intervento selvicolturale nel bosco "Sorte dei Renghi" in Comune di Sordevolo. I lavori sarebbero dovuti terminare entro il 1987 ma,per cause da imputarsi esclusivamente all'impresa anpaltatrice, slitteranno nel 1988.

- Direzione dei lavori per eseguire i lavori progettati nel corso del 1987 e denominati "Interventi preparatori ad un piano di assestamento forestale delle proprietà Comunali". Questo intervento sarà totalmente finanziato dai fondi raccolti nella vendita dei tesserini per la raccolta dei funghi di anni passati.

- Facilmente alcune Amministrazioni comunali chiederanno la collaborazione del tecnico per la stesura di progetti forestali finanziati in proprio o dietro contributo regionale; come già successo in passato, questo tipo di servizio verrà fornito gratuitamente da parte della C.M.

- Sarebbe auspicabile trovare un congruo spazio temporale da dedicare al cosiddetto "Piano di Assestamento sommario" della zona boschiva a monte dei Comuni di Sala e Torrazzo. Alcune descrizioni parcellari sono già state compilate, l'ideale sarebbe perlomeno descrivere tutte le parcelle del bosco.

- Come nel 1986 è stato richiesto al tecnico lo svolgimento come docente (scuole elementari e medie) di alcune lezioni sull'agricoltura e sul territorio montano. Si prevedono non più di 8 lezioni di 2-3 ore ciascuna.

- E' prevedibile una attività di consulenza (fino ad ora mai svolta) nei confronti di vari professionisti sulle procedure di finanziamento (L.R. 44) e sulle tecniche costruttive da fabbricati rurali in particolar modo ricoveri per animali. Allo stesso modo, dietro richiestA dei Servizi decentrati dell'Agricoltura di Vercelli, si svolgerà, se richiesto, attivita' di consulenza e assistenza alle Commissioni Agricole Comunali in materia di Leggi nazionali e regionali e di loro corretta applicazione.

- Si porterà avanti l'attività di coordinatore-segretario per la costituita Società Semplice Acquedotto di Rese (zona agricola del Comune di Muzzano) sino a che non si riuscirà ad ottenere il finanziamento e a svolgere i lavori di costruzione dell'acquedotto. Difficilmente ciò avverrà nel 1988.

- Si parteeiperà alle riunioni indette da vari organismi su argomenti che interessano la vita e le funzioni delle CC.MM. e in particolare del settore agricolo di queste.

- Se vi sarà disponibilità di tempo e se vi sarà richiesta in tal senso, si collaborerà con istituzioni varie per lo studio delle dinamiche sociali in territori montani (lo scorso anno si è collaborato fattivamente con l'Istituto Piante da Legno e Ambiente, per una indagine sul consumo di legna da ardere nelle zone montane piemontesi).

-Si continuerà, se sollecitati dagli interessati, nella compilazione del bilancio economico (e subordinatamente contabile) di due aziende agrarie con sede all'interno delle C.M.

-Si procederà nel lavoro intrapreso nel 1987, per l'organizzazione di un'asta del bestiame nel capannone di Occhieppo Superiore nella primavera o nell'autunno del 1988Per questo progetto si collaborerà con la C.M. Bassa Valle Elvo e le Organizzazioni Coldiretti e Associazione Contadini Biellesi. Sarà questo un lavoro incerto dal punto di vista del bestiame che potrà essere scambiato, ma utile nell'ottica di uno sviluppo dei sistemi commerciali oggi vigenti.

- Ultimo nella descrizione ma primo tra gli impegni professionali del tecnico, saranno i sopralluoghi aziendali per ragioni di carattere inerente l'assistenza tecnico-economica. Presumibilmente si potranno eseguire 100 di queste visite aziendali. Nel numero sono comprese le visite dietro domanda dell'agricoltore che vuole esporre qualche problema o richiesta, sia quelle per qualche progetto specifico, sia quelle a "sorpresa" ma con lo scopo di "far passare" informazioni tecniche, economiche o culturali di vario genere. In particolar modo, durante le visite aziendali, si tenterà di volgarizzare i dati emersi nel corso dello studio denominato "Piano foraggero di Valle". Lo studio aveva per oggetto l'indagine conoscitiva delle produzioni foraggere tradizionali in confronto con dati tratti dall'applicazione di moderne tecniche colturali in praticoltura.

Graglia Merletto li 9 dicembre 1987

Il tecnico agrario
(dott. agr. Costante Giacobbe)

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Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe