lunedì 17 dicembre 2007

Anno 1983

RELAZIONE TECNICA SINTETICA SULL’ATTIVITA’ SVOLTA DAL C.A.T.A.
DELLA COMUNITA' MONTANA ALTA VALLE ELVO NELL'ANNO 1983.

Secondo il fac-simile redatto dalla Regione Piemonte

Il periodo preso in considerazione risulta essere quello intercorrente tra due relazioni tecniche (dell'attività svolta) successive. Grosso modo dal 10.2.1983 al 10.2.1984.

Attività di consulenza e di divulgazione
(Visite in azienda, riunioni serali o diurne degli agricoltori con indicazione degli argomenti trattati)

Nel periodo preso in considerazione, il sottoscritto ha effettuato 210 sopralluoghi aziendali; si tiene a precisare che non si sono visitate 210 aziende distinte ma si è, di preferenza, visitato (fino a 7-8 volte) aziende il cui imprenditore si è dimostrato interessato al lavoro proposto dal sottoscritto.
Queste visite hanno scopi diversi: in certi casi sono vere e proprie consulenze (verbali e scritte) richieste dagli agricoltori e riguardanti i più svariati campi delle colture erbacee, dell'allevamento, degli interventi dell'Ente pubblico, della commercializzazione dei prodotti etc; in altri casi sono visite che Servono al tecnico per comprendere, o cercare di comprendere, una mentalità, un modo di pensare molto distante da quello corrente (corrente almeno nell'ambito culturale del sottoscritto). Questa mentalità occorre comunque conoscere se si vuole indirizzare la società rurale verso uno sviluppo armonico,integrato con altri settori, presenti anche nell’ambito familiare, secondo un modello ad economia mista e agricoltura integrata (redditi misti, part-time familiare) che sembra essere, anche dal punto di vista sociologico, il piu’ rispondente ai bisogni della gente di montagna.

Oltre a cio’, per un lavoro in collaborazione con il Signor Carlo Bider e l’Istituto di Costruzioni e Topografia Rurale dell’Universita’ di Torino, si sono effettuati 12 sopralluoghi negli alpeggi della Comunita’ Montana.

Altri 3 sopralluoghi sono stati effettuati per la redazione di alcuni progetti aventi come scopo il recupero di aree compromesse dal punto di vista funzionale o ambientale (lavoro tutt’ora in corso).

Si sono svolte 5 riunioni serali con gli agricoltori per illustrare loro i risultati del Piano Foraggero di Valle del 1982 (ricerche sulle produzioni attuali dei prati stabili delle CC.MM. Alta e Bassa Valle Elvo).

Il 2.2.1984 si e’ aperto il corso di foraggicoltura a Graglia (durera’ 10 settimane). L’organizzazione e’ dovuta all’I.R.E.COOP. (Istituto regionale Educazione Cooperativa) e alla d.ssa Marina Viano in particolare, ma il sottoscritto e’ corresponsabile per la didattica. Si sono tenute a tutt’oggi due lezioni aventi come tema: i fattori della produzione (clima, terreno, vegetazione) e il miglioramento della fertilita’ chimica (letame, concimi etc.).

Attivita’ pratica
(Prove dimostrative effettuate con l’indicazione delle aziende interessate ed esposizione dei risultati ottenuti – Analisi dei terreni effettuate e conseguenti orientamenti colturali suggeriti)

Si sono svolte, al di fuori del Piano Foraggero di Valle del quale si dira’ piu’ avanti, sperimentazioni aziendali nel campo della foraggicoltura (introduzione di nuove specie foraggere, di nuove varietà di mais, di rinnovamento della cotica, di concimazioni coerenti alle indicazioni forniteci dale analisi del terreno svolte in anni precedenti etc).
Queste prove hanno dato risultati analoghi, data anche la vicinanza geografica, a quelli tenuti sotto controllo produttivo per il Piano Foraggero di Valle del quale verrà data ampia informazione in occasione della redazione della Relazione Tecnica Anno 1983. Questa relaz1one verrà approntata non appena il laboratorio Fitochimico (annesso all'Istituto Zooprofilattico di Torino) avra’ terminato le analisi e consegnato i risultati.
Nonostante lo stanziamento di 1.000.000 di lire da parte della C.M. per coprire le spese agli agricoltori che avessero fatto eseguire analisi presso il Laboratorio Regionale, non si sono eseguiti che 5 o 6 campionamenti e successive analisi in primavera; questo perchè, dal mese di ottobre, il Lab. Reg.,è smantellato e non accetta più lavoro da parte dei tecnici (si ricorda che il momento migliore per eseguire le analisi del terreno è l'autunno, lontano dalle concimazioni). Ad ogni modo vengono allegate le fotocopie delle indicazioni colturali prescritte successivamente alla lettura dei risultati di analisi.

Località e finalità del viaggio di studio

Nel periodo in esame il sottoscritto ha partecipato a:
1) due gite organizzate dai Servizi Decentrat1 dell'Agricoltura della Provincia di Vercelli (il 22.6.83 ai campi sperimentali ai cereali autunno-vernini e di mirtillo; il 12.9.83 ai campi di mais, sorgo, soya, riso);
2) tre convegni su aspetti specifici dello sviluppo delle aree marginali (il 13.5.63 a Fobello Valsesia sullo sviluppo inte¬grato della Valle Mastallone; il 28.9.83 a Torino per l’annuale Covegno sulla Montagna; il 3.12.83 a Biella sul problema delle agroenergie retraibili dal bosco);
3)la settimana iniziale del corso interregionale dei tecnici divulgatori operanti in zone montane (corso residenziale di Minoprio- Como - dal 22.1.84 al 27.1.84)

Eventuali altre attività svolte

Il sottoscritto ha svolto le seguenti mansioni (descritte in ordine casuale):
1) Collaborazione per informazioni varie (cartografia, indagini)
con il Comprensorio del Biellese e con l'Ente di sviluppo agricolo del Piemonte.
2) Funzione di tramite tra svariati agricoltori e l’ENEL, i Servizi decentrati dell’agricoltura di Vercelli, altre azien¬de agricole (si è giunti sino a Cremona per coadiuvare un agricoltore nella scelta di 10 manze Frisone, le prime che entrano in C.M.)
3) Partecipazione al gruppo di studio per l'applicazione in Provincia di Vercelli della L.R. 32/82 (legge dei funghi).
4) Svolgimento di indagine catastale riguardante le proprietà comunali e la loro identificazione cartografica a scala 1: 10.000 (si e’ in questo modo completata 1a cartografia “Uso del suolo ai fini agricoli, forestali ed estrattivi" aTa prevista dalla L.R. 56/77)
5) PredisposiZione di semplice programma matematico che permette di ottenere direttamente il valore in Unita’ Foraggere in¬troducendo in macchina (Texas Instruments TI 59 e scrivente PC 100 C) i risultati dell'analisi bromatologica di foraggi, insilati, concentrati e mangimi composti integrati.
6) Si sono accompagnati, in tempi diversi, tre tecnici, operan¬ti in altri Enti od Organizzazioni, nei luoghi più significativi della nostra sperimentazione in campo foraggero.
7) Si e’ provveduto alla distribuzione del premio "Indennità Compensativa" anche direttamente a domicilio nel caso in cui l'agricoltore, per qualunque motivo fosse impossibilitato a ritirare, nella sede Comunale di residenza, il premio.
8) Si è redatto e fatto correggere, a chiarissimi docenti universitari torinesi, la relazione al Piano For. di Valle Anno 1982. Attualmente la relazione è al vaglio degli Ammini¬stratori della C.M. per una eventuale pubblicazione.
9) Si sono redatti articoli di carattere tecnico-agricolo e sociale comparsi su giornali locali. In allegato alcuni tra i più significativi di questi articoli.
10) E' stata richiesta al sottoscritto collaborazione da parte del gruppo giornalistico Edagricole (il più importante attualmente in vita in Italia). Questa collaborazione si è concretata con la pubblicazione di un articolo piuttosto generico (più una presa di misure che un vero e proprio articolo di interesse generale), sull'Alpeggio nel Biellese.
11) S1 è gestito, con la fattiva collaborazione del personale del Comune di Zimone, l’osservatorio meteorologico e antipe¬ronosporico situato presso l'azienda Pozzo. Se ne sono rica¬vati dati non completi causa la ripetuta rottura del meccanismo di orologeria e per la malattia che ha colpito il Sig. Pozzo gestore ufficiale dell’osservatorio. I dati ricavati da questo centro sono stati inviati sia al CIREB (Consorzio B1ellese per le fonti energetiche e le ricerche dal quale si riceveranno in cambio dati che riguardano altre zone della C.M. distanti dall'osservatorio di Zimone ma vicini ad altri centri gestiti dal CIREB), sia all'Assessorato Tutela Ambiente della Reg. Piemonte.
12) Si sono contattati i Professori: Lorenzoni Giovanni Giorgio dell'Istituto di Botanica dell' Università di Padova e ooordinatore del tema "Recupero produttività. delle terre marginali" Progetto finalizzato "Ambiente" del Cosiglio Nazionale delle Ricerche;
Gaetano Luppi docente di Agricoltura montana presso l'Università di Torino. Entranbi questi signori, ma soprattutto il Prof. Luppi, sono diventati, loro malgrado, i più fidati con¬sulenti del sottoscritto che si rivolge loro ogni qualvolta sorgano problemi di ordine tecnico-colturale non facilmente risolvibili.
13) Si è attivato un rapporto di collaborazione tra C.M. e Condizionatura pubblica di Biella; quest'ultima ha provveduto ad essiccare (fino a peso costante) i campioni di foraggio che giornalmente, nel periodo vegetativo, venivano la’ fatti pervenire.
14)Si è collaborato saltuariamente con tecnici operanti in campo agricolo quando questi svolgevano la loro professione nel¬l'ambì to della C.M. (pesatura e misurazione pecore per la compilazione dell'albo genealogico della razza Biellese, pre¬lievo latte per la profilassi antimastitica nei bovini, prelievo sangue per l'analisi della variabilità proteica per la selezione del patrimonio ovino).
Si è collaborato inoltre con studenti unversitari per ricerche o tesi di laurea. A questo proposito, con uno studente laureando in Agraria, si sta svolgendo un importante lavoro sul riattamento strutturale di 4 alpeggi e sulla loro auto¬sufficienza energetica mediante l'uso di microcentrali idroelettriche. Questo studio, non appena terminato, sarà a disposizione degli Amministratori della C.M. e di chiunque altro abbia interesse alla materia.
15) Si sta traducendo, su espressa richiesta di un allevatore, un libro dal francese sull'alimentazione pratica dei caprini. Titolo originale “Pratique de l'alimentation des caprins" edito dall' I.T.O.V.I.C. Paris. Purtroppo non si riesce a dedicare a questa attività il tempo che si vorrebbe e che l'opera meriterebbe.
16) Infine si collabora con i vari tecnici di C.M., di organizzazioni sindacali, regionali, per svariati problemi di ordine burocratico e tecnico; si è anche potuto, per gentile con¬cessione dell'Amministrazione, seguire, per alcuni pomeriggi, un esperto topografo che ha impartito al sottoscritto lezioni in campo di notevole interesse.

Ma il lavoro che ancora è stato il più importante e quello che richiede maggiore impegno (di fatto occorre sempre essere in allarme dal 20/5 al 20/10 anche il sabato e la dome¬nica ben inteso!) è il cosiddetto Piano foraggero di Valle che quest'anno ha iniziato a dividersi in due tronconi distinti:
a) Si sono studiate, per il secondo anno consecutivo, le pro¬duzioni annuali (qualitative e quantitative) di foraggio proveniente dai prati stabili delle CC. MM. Alta e Bassa Valle Elvo.
b) Si sono tenute sotto controllo le produzioni di parcelle (a volte veri e propri campi) dove, in un modo o nell'altro, il cotico era stato rinnovato e/o opportunamente concimato.
Purtroppo l'esperimento destinato ad essere uno dei più significativi (risposta allo stimolo azotato espressa in Kg di sostanza secca prodotte dal Kg di N distribuito in copertura) e’ stato bruscamente e dolorosamente interrotto dall'imprevedibile, repentina scomparsa del titolare dell’azienda presso cui si svolgeva l’esperimento: il Signor Angelo Fava¬rio della cascina Praggi di Muzzano di 35 anni.

Il tecnico agrario
(Dott. Costante GIACOBBE)

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Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe